Con grandissima soddisfazione accogliamo la notizia dell’accordo raggiunto al tavolo del Ministero delle Attività Produttive. Bisogna riconoscere la bravura di tutti i soggetti in campo: dai sindacati che hanno saputo interpretare il loro ruolo in uno scenario moderno e decisamente differente da quello degli scorsi anni, al management italiano della Gambro che ha convinto i fondi svedesi della bontà del loro piano industriale e alle istituzioni, tutte, che con una coesione straordinaria hanno favorito il clima di confronto e posto le condizioni per il dialogo.
Tutte le forze politiche, anche quelle di sinistra, devono riconoscere il grande lavoro svolto dal Ministero guidato dal berlusconiano Paolo Romani. Dopo il naufragio del tavolo regionale, il PDL di Mirandola e di Medolla ha sollecitato un intervento del Governo tant’è che, dopo poche settimane dall’avvio della vertenza, una nostra delegazione, composta dal sottoscritto, dai consiglieri Marco Bergamini ed Elisabetta Aldrovandi e dall’On. Cazzola, ha partecipato alla prima riunione a Roma ed ha tenuto sempre aperto il canale con i dirigenti del Ministero.
All’indomani del drammatico annuncio di 400 esuberi, il PDL poteva giocare nelle retrovie visto che il rischio del naufragio della vertenza sembrava inevitabile, invece abbiamo scelto di stare da subito con i nostri concittadini e ci siamo mossi con intraprendenza per raggiungere il risultato. Questa è la politica che ci piace, al servizio del bene comune.
Questa fumata bianca segna l’inizio di una nuova fase in Gambro e rappresenta un segnale chiarissimo per tutto il comparto. Oggi più che mai, le istituzioni devono fare la loro parte per mettere nelle migliori condizioni possibili le aziende per continuare a lavorare nella bassa modenese.
(Antonio Platis, Capogruppo PDL Mirandola)
