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Reggio, On.Maino Marchi (PD), Camera: ok testo unico per disciplina costruttore edile

La Camera dei Deputati ha approvato ieri, con un’ampia maggioranza, il testo unificato di diverse proposte di legge, tra le quali quella di cui ero primo firmatario, relative alla “Disciplina dell’attività di costruttore edile e delle attività professionali di completamento e finitura edilizia”. Ora il testo passa al Senato.

Le proposte su questa materia sono partite dalle associazioni di categoria, in particolare CNA e Confartigianato. Nella Commissione Ambiente e Lavori Pubblici vi è stato un confronto unitario che ha portato ad un testo condiviso. Come sempre, quando la maggioranza non opera con forzature o a colpi di forbici, il Partito Democratico da il suo decisivo contributo.

Si è inteso fornire una disciplina ad attività di un settore privo di regole per l’accesso e per svolgere l’attività imprenditoriale, con l’obiettivo che chi l’avvia e la svolge in edilizia abbia le competenze necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli utenti.

Anche se la fase è drasticamente cambiata rispetto a quando è iniziata la discussione (allora forte espansione urbanistica ed edilizia, ora mercato in crisi), questo non cambia l’esigenza di intervenire in un settore privo di regole, in cui si è parlato anche di “autonomi per finta”, in cui più che in altri settori si manifestano concorrenza sleale, evasione fiscale, evasione contributiva, non rispetto delle normative, lavoro nero, infortuni sul lavoro, con rischi anche per gli utenti, i consumatori in riferimento alla qualità del prodotto. Settore preso di mira, per le loro infiltrazioni, dalle organizzazioni criminali mafiose.

La crisi economica provoca ancor più difficoltà per le aziende sane, che cercano di operare con professionalità, competenza, qualità e rispetto delle regole (a partire dal pagamento delle tasse e dei contributi per i loro dipendenti e dal rispetto delle misure per la sicurezza sul lavoro).

Prevedendo la necessità di individuare un responsabile tecnico, con ben definiti requisiti di professionalità e moralità, in ogni impresa, così come requisiti di onorabilità e di capacità organizzativa delle imprese stesse, insieme ad interventi sul versante della formazione, a sistemi premianti e sanzioni e mettendo in capo alle camere di commercio compiti di verifica e controllo, la legge si pone l’obiettivo di favorire la concorrenza leale, la qualità de prodotto, la crescita professionale delle imprese e di arginare i fenomeni degenerativi del settore.

Mi auguro che il Senato esamini in tempi brevi il testo approvato alla Camera, per dare queste regole al settore, cosa tentata ma non riuscita nelle ultime legislature.

(On. Maino Marchi, PD)
















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