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PSI Sassuolo: nota su Hera e sulla proposta di nomina di modenesi nel CdA

La notizia che non è una notizia è una recita a soggetto. La battaglia di un posto al “sole “ in quel di Hera è conclusa. Ci siamo ritrovati, confermati nel Consiglio di Amministrazione,non avevamo dubbi, il Dott.Razzoli e la Dott/ssa Bernardini. Buon dosaggio di rappresentanza all’interno delle correnti di pensiero della “ balena rosa “ modenese,altro che scelte in base ai “curricula“.

Fatta la premessa, approfittiamo della finta quadratura del cerchio sul listino della governance, per dare un occhiata ai dati pubblicati riferiti al bilancio,consolidato, chiuso al 31/12/2010 di Hera, e facciamo riserva di intervenire,nel merito, appena verranno resi pubblici i dati analitici e le relazioni di accompagno.

Hera ha conseguito ricavi per 3.668,6 milioni di euro con un decremento rispetto ai 4.204,2 milioni di euro dell’anno 2009.

La società ha conseguito un utile netto di 117,2 milioni di euro pari ad un incremento del 65 % rispetto all’anno 2009

Abbiamo dato un occhiata al riassunto pubblicato ed abbiamo accentrata la nostra curiosità su tre aree: ambiente e ciclo integrato (aree gestite in regime di monopolio) ed area gas.

-ambiente si conferma per la sua maggiore performance, con rifiuti trattati e smaltiti pressoché eguali a quelli del 2009,quindi siccome due più due fa quattro anche in Hera,il risultato è dovuto all’aumento delle tariffe e per la quale siamo diretti spettatori e pagatori impotenti.

Al riguardo non si è capito e qualcuno ci dovrebbe spiegare i criteri che sono stati alla base dell’analisi dei costi e la conseguente, richiesta di aumento della tassa (TIA) deliberata, dai proni, Consigli Comunali. La spiegazione la dovrebbero dare i confermati Razzoli e Bernardini.

Area gas con aumento del 11,2 % dove spicca una motivazione incredibile e cioè il risultato è dovuto alla sfiga per noi utenti,di avere avuto una annata invernale “ rigida “.

Area ciclo integrato in crescita dell’ 8 % anche questa dovuto all’aumento delle tariffe,con condutture dell’acqua che perdono circa il 40 % e con scarsi finanziamenti di adeguamento strutturale.

Aspettiamo per dare un occhiata alla gestione finanziaria che vede per il 2010 oneri per 206 milioni di euro contro i 140 milioni di euro del 2009, debiti a lungo termine per 2.292 milioni di euro contro i 2.143 milioni di euro del 2009.

Agli azionisti viene previsto un dividendo di 9 centesimi di euro per azione. Come sassolesi che partecipiamo al capitale di Hera attraverso la società HSST spa con il 3,60 % ci aspetta un buon dividendo (previsti 410.000 euro).

Interessanti i minori costi per l’acquisto di materie prime, ma aspettiamo di vedere la valutazione del magazzino; Come dovrebbero sapere bene i nostri rappresentanti modenesi,talvolta il tappo del magazzino produce reddito o perdite,del resto pratica legittima sul piano civilistico e se vogliamo,anche,sul piano fiscale.

In conclusione abbiamo perso tutto,la società Sat costruita dalle capacità sassolesi,svenduta ad Hera che ha abbandonato il territorio con servizi considerati scarsi, i tanti promessi interventi strutturali non realizzati e per ultima la mancata presenza nel Consiglio di Amministrazione.

A proposito le nomine in Hera fanno la pariglia con quelle nella Fondazione Cassa di Risparmio di Modena….veramente diabolico e pensare che nessuno parla dell’assetto nella Carimonte Holding !

(Partito Socialista Italiano Sassuolo)
















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