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Rinnovabili, Bonaccini, Costi e Vecchi (PD): il Governo mette a rischio migliaia di posti lavoro in regione

I consiglieri regionali Stefano Bonaccini, Palma Costi e Luciano Vecchi hanno sottoscritto una risoluzione del PD sul decreto legislativo del Governo in materia di energia rinnovabile. Il Gruppo chiede alla Giunta Regionale “un rapido intervento per contrastare e modificare una normativa che metterà in crisi il settore fotovoltaico e a rischio migliaia di posti di lavoro in Emilia-Romagna”.

Il decreto approvato dal Governo il 3 marzo scorso – che avrebbe dovuto riformare gli incentivi in modo da raggiungere nel nostro Paese il 17% di fonti rinnovabili sul consumo energetico finale al 2020 – dispone invece la sospensione degli incentivi già previsti e annuncia che gli stessi incentivi saranno rivisti tra un mese. Le modifiche apportate al decreto, introdotte all’ultimo momento senza confronto con le Regioni e in contrasto col dettato del Conto Energia 2011-13, oltre a suscitare forti perplessità quanto alla loro legittimità, causano una gravissima incertezza che avrà enormi ripercussioni sulla filiera imprenditoriale delle fonti rinnovabili.

“Le associazioni di imprenditori del settore delle rinnovabili – spiegano i consiglieri – uno dei pochi che in questo periodo di crisi ha visto un aumento occupazionale, hanno espresso fortissima preoccupazione. Molti imprenditori, sulla base della vigente normativa, avevano già contratto impegni finanziari e stipulato mutui con le banche al fine di investire nella realizzazione del fotovoltaico entro la scadenza del 31/12/2013 e il sistema bancario ha già annunciato la sospensione dei finanziamenti previsti (e che entro il 16 marzo si svolgerà una riunione di Abi sull’argomento)”.

“Negli ultimi anni – proseguono – la Regione Emilia-Romagna ha dimostrato forte attenzione al tema delle rinnovabili. Se con il Primo Piano energetico regionale ha investito sullo sviluppo delle fonti rinnovabili in chiave sia di autosufficienza energetica e rispetto ambientale, sia di espansione economica del settore oggi trainante della green economy, ora con il nuovo piano energetico triennale la Regione vuole raggiungere e superare l’obiettivo europeo fissato al 2020 di una produzione energetica da fonti rinnovabili pari al 17%, prevedendo già entro il 2013 di aumentare di 1000-1200 Megawatt l’energia pulita prodotta. Il decreto del Governo mette in serio rischio questi obiettivi”.

Il Gruppo PD, tramite la risoluzione, invita la Giunta a “intervenire presso il Governo nazionale perché venga rivisto il contenuto del decreto rispettando le indicazioni giunte dal Parlamento e dalla Conferenza delle Regioni, correggendo storture e sottovalutazioni e riaprendo il dialogo con le Istituzioni e le parti economiche interessate. Per dare immediate certezze ad un settore che non può essere lasciato senza direttive chiare e programmazioni certe fino al 30 aprile prossimo”.
















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