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Inaugura a Mirandola la nuova sede della cooperativa sociale La Zerla

Sarà inaugurata sabato 12 marzo alle ore 10 in via 11 Settembre (Area artigianale “Bruino”) la nuova sede operativa della cooperativa sociale La Zerla. Sedici dipendenti soci-lavoratori, 20 inviati dai servizi ospedalieri, 14 soci volontari: sono questi i numeri di una realtà che negli anni si è affermata come un vero e proprio punto di riferimento per il territorio dell’Area Nord. Numerosi sono i progetti che la cooperativa sociale intende concretizzare nei mesi e negli anni a venire, anche grazie al trasferimento (già avvenuto da qualche tempo) nei nuovi locali.

«L’idea della sede – spiega il Presidente de La Zérla, Sauro Berselli – nasce da una necessità di nuovi spazi, per consentire, in accordo alla nostra mission, la creazione di condizioni di lavoro che siano migliorative per i nostri ragazzi. Fulcro d’attenzione restano i giovani con disabilità di tipo psichico, che nel lavoro svolto quotidianamente trovano una possibilità di formazione, oltre che di apprendimento, delle regole che vigono nel mondo del lavoro e nella convivenza sociale, in vista di un possibile inserimento in contesti “profit”». Nelle intenzioni della Zerla il raggio d’azione si dovrebbe ampliare anche ai disabili post-traumatici.

Diversi i soggetti che hanno aiutato La Zerla a crescere: Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, Unione Comuni Modenesi Area Nord, Acea di Arturo Zaccarelli, Aimag (Sinergas ha fornito i pannelli fotovoltaici, con contributo al sostegno delle spese energetiche), Polmak e Miraplastik. Altri sostenitori: l’Associazione Borgoforo e l’Associazione teatrale “Il Borghetto”, la ditta Luca Negrelli che ha fornito le veneziane, la Croce Blu.

«Siamo proiettati verso il futuro – afferma Berselli – per cui speriamo di potere allargare ulteriormente la nostra attività. Quello che ci preme è creare le condizioni lavorative adeguate alla costruzione dell’identità e quindi alla percezione della dignità dei giovani che sono qui. E in tempi non facili dal punto di vista economico, l’attività de La Zérla va sostenuta e tutelata, in quanto servizio che si rivolge a tutto il nostro territorio».
















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