Ritirare la proposta iniziale, che prevedeva il trasferimento di alcune produzioni dallo stabilimento di Medolla, e costruirne una nuova attraverso la predisposizione di un piano industriale. E’ quanto il sistema degli enti locali e i sindacati chiederanno ai vertici Gambro al tavolo nazionale istituito presso il ministero dello Sviluppo economico per la vertenza dell’azienda biomedicale, che si riunirà nuovamente martedì 1 marzo.
Ad annunciarlo sono stati il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani e l’assessore regionale alle Attività produttive Giancarlo Muzzarelli nel corso di un incontro con i sindacati di categoria e una rappresentanza delle Rsu aziendali che si è svolto nel pomeriggio di lunedì 28 febbraio presso la sede della Provincia di Modena, alla presenza del presidente Emilio Sabattini degli assessori provinciali Francesco Ori (Politiche del lavoro) e Daniela Sirotti Mattioli (Attività produttive) e dei sindaci dell’Unione Area nord.
A fronte di una situazione «di grande complessità sia per quanto riguarda le ricadute occupazionali sia la tenuta del distretto biomedicale», come ha ricordato il presidente Sabattini, si tratta ora di «proseguire nel confronto con l’azienda, facendo valere – ha sottolineato l’assessore Muzzarelli – la forza del distretto e le sue potenzialità a supporto delle imprese che vi operano. La nostra priorità – ha aggiunto – sarà l’avvio di un confronto con l’azienda sulla predisposizione di piano industriale e sulle prospettive del sito produttivo. Nel corso del precedente incontro i rappresentanti della Gambro avevano dato una disponibilità di massima a discutere del piano industriale; dall’incontro di domani – ha concluso Muzzarelli – ci aspettiamo l’avvio di un percorso in questa direzione».
