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La Meravigliosa Notte a Scandiano… con Vinicio Capossela, e tanto altro!

Wow! Scandiano ancora più meravigliosa per una Notte. Il 22 maggio prossimo l’Amministrazione comunale organizza “Wow. La Notte delle Meraviglie”: concerti, musica, spettacoli itineranti, negozi e bar aperti. Il tutto in “stile Scandiano”: nessuna proposta roboante ma sano, intelligente e gratuito divertimento. Luci, suoni e colori a fare da sfondo alla Notte più popolare dell’anno con curiose proposte culturali e un grande artista – Vinicio Capossela – che torna in città per celebrare la “sua” Scandiano, esibendosi gratuitamente per il pubblico. Gruppi rock, jazz, folk, blues agli angoli delle strade e nelle piazze si alternano a proposte teatrali, un circo in stile ottocentesco, una clinica che “regala” la felicità o almeno insegna a percepirla, e tanto altro ancora. La Notte a Scandiano parla hi tech e sfoggia tecnologie web interattive per il pubblico che diventa protagonista nelle piazze del centro storico (Spallanzani, Fiume, Matteo Maria Boiardo, I° Maggio), al Parco della Resistenza e nel cortile della Rocca dei Boiardo. Sarà organizzata una caccia al tesoro tutta incentrata su Scandiano che parte sulle pagine di Facebook e i vincitori potranno accedere ai “sudati premi” la notte stessa.

Per strada, lo Spettacolo

Si diceva curiose e originali performances all’aperto per rendere davvero meravigliosa questa notte: e allora ecco L’Improbabile Varietà a cura del Centro Teatrale MaMiMò a dare spazio e voce a La Ruota della Tortura, Chi Vuol Essere Feudatario, Peste d’Amore, Il Gioco delle Coppe. Il Trio Gregoriano, Ok, il Baratto è Giusto. Ai tempi di Boccaccio la gente sapeva come spassarsela, e i MaMiMò vogliono ricordarcelo: il cortile della Rocca si trasformerà in una specie di studio televisivo medievale, con tanto di vallette e presentatori. Ridere e battere le mani e non capire dove siamo, né quando siamo, né se questi qua ci sono o ci fanno, però amarli. Sì, è uno di quegli spettacoli dove gli attori coinvolgono gli spettatori. Poi il Circo Fantasmagorico con la Donna Barbuta e il Gigante Nano, e le bestie feroci che non sono la tigre e il leone: il domatore affronta lo spaventoso Controllore Ferroviario, il feroce Ausiliario del Traffico e la funesta Operatrice di Telemarketing. Il Circo Fantasmagorico dei MaMiMò non è una roba normale.

Sarà allestito poi il Mercatino Straordinario nel quale niente di vende, ma si regalano meraviglie: Andrea ti insegna a diventare una star in 5 minuti, Cristina ed Eleonora confezionano un Pacchetto ad personam, e poi ancora la sartoria creativa di Cecilia e la cena misteriosa di Giulia, la notte di primavera di Luca e il senso uditivo di Ivo (e di Stefano, e di Giulia, e di Salvatore). La performance è allestita dalla Coop. Pangea, in collaborazione con Partycella, Trama creativa e Progetto Carburo. Nella notte meravigliosa non si farà mancare al pubblico nemmeno la cura per ogni malanno: la Clinica dei Bugiardini è un teatro travestito da ospedale nel quale gli spettatori impazienti diventano pazienti e si fanno curare. E si fanno stupire. E poi, felici, guariscono. Ma come funziona? Ci si mette in fila per la Visita Preventiva, a tutto il resto ci pensano loro: c’è il Reparto Allegria e il Reparto Cromoterapia e poi Radiologia e Farmacia, un’esperienza per ogni senso, vedrai (e sentirai, e toccherai, eccetera). Diretta da Sunghe Oh, la Clinica dei Bugiardini ha un personale di otto artisti-medici e vanta la collaborazione degli infermieri (artisti pure loro) del Centro Giovani di Scandiano. L’ultima cura è quella della Geisha… E per i più piccoli c’è il laboratorio creativo sul libro Fiore e Spina, con le illustrazioni di Loretta Serofilli, che ha illustrato le Favole di Esopo per una casa editrice di Taiwan, e solo per questo meriterebbe tutta l’uva delle nostre volpi. E’ nata a Castelnovo nei Monti, ma vive e lavora da tempo a Scandiano insieme al marito, lo scrittore Alberto Benevelli; i loro libri per l’infanzia sono tradotti in sei lingue. Le opere esposte a Scandiano sono tratte dal libro Gira Giraffa nel paese degli animali (Esserci Edizioni).

Notte di Suoni a Scandiano

Tra le Meraviglie della Notte di Scandiano protagonista è anche la musica dal vivo tra Corso Garibaldi, piazza Spallanzani, Corso Vallisneri, piazza Prampolini e il Parco della Resistenza. Performances che vanno dal pop, al rock, al blues al folk, tra la via Emilia e il West. Ci sarà Massimo “Ice” Ghiacci, il bassista dei Modena City Ramblers, folk sincero che parla di treni e dell’amore che è un po’ come una curva nel viaggio. Si esibiranno poi i Sequencer (Genesis Tribute Band), vicini a Peter Gabriel e soci, senza bisogno di macchine del tempo e traversate della Manica: i classiconi dei maestri del prog inglese nei fedeli arrangiamenti di questa stupefacente band nostrana.

Protagonista anche la Kayman Records Collective, storica etichetta della Bassa che porta sul palco una decina di gruppi, il meglio del suo catalogo: se fosse Bob Dylan, sarebbe la Rolling Thunder Revue.

Per le strade anche i Painters comunque fedeli a Neil Young, anche nei dischi in cui Neil Young non sembra Neil Young. Formazione a tre, strumentazione acustica, gradite incursioni nel periodo con Crosby, Stills & Nash.

Presente anche Albert Ray, colonna reggiana del rock blues come lo suonano dalle parti di Memphis, da oltre vent’anni in giro e a Scandiano presenta il suo ultimo lavoro, South. Non potevano poi mancare i Willi Betz Band, col loro repertorio che intreccia le cover di Beatles, Who, Led Zeppelin, Rolling Stones, Elton John, Bruce Springsteen e David Bowie centrifugati nel suono elettrico e adrenalinico di Fabio Filippini e della sua adrenalinica combriccola di reggiani Doc. E ancora Franco Ancora, cantautore di scuola genovese e Davide Cavazzuti.

Vinicio torna da queste parti

Senza girarci troppo intorno, il nome che tutti aspettano: Vinicio Capossela, tra gli artisti performanti della serata, con alcuni momenti di puro spettacolo in giro per Scandiano e un grande concerto gratuito che si terrà da mezzanotte in piazza.

Nato ad Hannover nel 1965, ma cresciuto a Scandiano, Capossela è da vent’anni uno dei cantautori di punta della scena italiana. Papà Vito era un emigrante irpino e lo chiamò Vinicio come omaggio al celebre fisarmonicista Vinicio, autore di molti dischi per la Durium negli anni ’60. Di lì in poi è tutto un suonare in giro e farsi le ossa nel circuito undergound emiliano, fino alla consacrazione/benedizione di Francesco Guccini. Dopo un paio di dischi di cantautorato classico con reminescenze jazzate, il ragazzo con il nome da fisarmonicista si fa folgorare da Tom Waits e aziona la manovella degli strumenti fantasmagorici che lo porteranno a dividere il palco con fanfare macedoni e giocattolai francesi. Vive a Milano, ormai, scrive libri e porta in giro spettacoli che sembrano proprio un circo. Wow!
















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