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Sonia Pistoni: “Sassuolo, il Pd torna a essere il primo partito”

«Archiviate le elezioni il centrodestra continua a fare propaganda come se fosse ancora in campagna elettorale. E dice mezze verità – il che equivale in pratica a raccontare bugie – infischiandosene dei numeri, gli unici che contano». Così il segretario Pd di Sassuolo, Sonia Pistoni.

«Allora, se facciamo un raffronto serio tra il voto delle regionali e quello delle europee dello scorso anno scopriamo alcune cose interessanti:

a) E’ vero che il Pd perde un migliaio di voti, dovuti in gran parte all’astensione e al boom dei grillini, ma torna ad essere il primo partito di Sassuolo con il 33,2 per cento dei voti contro il 29,07 del Pdl;

b) il Pdl, ovvero il partito del sindaco Caselli, perde in un anno 4 punti percentuali, passando dal 33 per cento delle europee al 29 per cento attuale, e diventa il secondo partito di Sassuolo;

c) Lo stesso Pdl perde in un anno la bellezza di 2200 voti, assorbiti solo in minima parte dalla Lega che ne guadagna un centinaio con un incremento di circa 4 punti percentuali;

d) In questo quadro Matteo Richetti raccoglie ben 1269 preferenze contro le 1060 del grande sponsor di Caselli, Enrico Aimi.

A questo punto farebbe bene, il sindaco Caselli, ad allungare le orecchie e cercare di capire per chi suona la campana elettorale. Il suo partito perde un bel po’ di voti, sia in termini assoluti che in percentuale mentre la Lega, ringalluzzita dal buon risultato elettorale, è pronta a passare all’incasso. A questo punto cosa ci dobbiamo aspettare da questa maggioranza? Ancora crociate antiislamiche per distogliere l’attenzione dei cittadini dai veri problemi della crisi economica e della disoccupazione? Ancora chiacchiere sulla sicurezza mentre nulla cambia e il degrado avanza? Attenzione perché le bugie hanno le gambe corte e a forza di nascondere la realtà – a sé stessi e ai cittadini – non si va tanto lontano.

Il Partito democratico, da parte sua, continuerà ad ascoltare le richieste e i suggerimenti che vengono dalla società sassolese per mettere a punto una proposta politica che riesca a parlare anche ai delusi e a tutti quelli che hanno scelto di non votare. I margini per allargare i nostri consensi ci sono. Ora si tratta di rimettersi in cammino per costruire l’alternativa al governo della destra, a Sassuolo e in Italia».
















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