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Sanità: inchiesta su fallimento intesa Prof.Ignazio Marino-Sant’Orsola Bologna

La procura di Bologna ha aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di abuso d’ufficio, dopo aver ricevuto parte degli atti di un’indagine calabrese  in cui emergerebbe, da alcune intercettazioni telefoniche, che il senatore del Pd Ignazio Marino sarebbe stato ostacolato nell’ottenere un incarico come chirurgo al Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna, quando decise di candidarsi alle scorse primarie del Partito Democratico contro Pierluigi Bersani e Dario Franceschini.

“Non credo ai complotti e non credo che nessuno nel Pd abbia dato indicazioni per impedirmi di operare malati gravi, come ritorsione alla mia candidatura alle primarie. Ma credo fortemente che il Pd si debba fare carico di risolvere un problema enorme nella sanita’: il legame troppo stretto tra chi ha responsabilita’ politiche e chi ricopre incarichi amministrativi, gestionali e clinici”. Il senatore del Pd Ignazio Marino ha deciso di pubblicare un video sul suo sito (www.ignaziomarino.it) con le sue dichiarazioni, in seguito all’articolo pubblicato oggi sul “Corriere della Sera”.

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In relazione alle notizie pubblicate oggi da un quotidiano, l’assessore regionale alle politiche per la salute Giovanni Bissoni ha dichiarato: “Oltre alla stima per il professionista, mi lega al professor Ignazio Marino la condivisione di tante posizioni politiche espresse a partire dalle posizioni sul testamento biologico e un’amicizia che mi onora e che spero non sia messa in discussione da questa vicenda. L’ipotesi di una sua presenza professionale a Bologna è nata in ambito clinico, l’ho appresa a proposta avvenuta, l’ho sempre considerata motivo di orgoglio per Bologna ma, come mia abitudine, non ho interferito nel percorso della sua concreta realizzazione, nel rispetto dell’autonomia dell’azienda e delle sue articolazioni dipartimentali. Penso che quanto emerso dalle notizie di stampa sia già sufficientemente triste, senza bisogno di richiamare un’ostilità politica nei confronti del professor Marino che la Regione respinge fermamente, anzi personalmente – ora come allora – non solo confermo la condivisione di tante posizioni del professor Marino ma continuerei a ritenere un onore per il Servizio sanitario regionale una sua presenza in Emilia-Romagna”.

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I consiglieri di AN-PDL, Alberto Vecchi e Luca Bartolini, hanno presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere un giudizio sulla vicenda: “L’inquietante” notizia pubblicata oggi, secondo Vecchi e Bartolini “dimostra una guerra tra bande del Pd sulla sanità in Emilia-Romagna”. I consiglieri chiedono pertanto all’esecutivo regionale “come possa piegarsi alla logica partitica un’eccellenza nel campo di trapianti di fegato rappresentata da professor Ignazio Marino” e vogliono inoltre sapere “se tale fatto dimostri come il pd, partito egemone anche sulla sanità pubblica, è disposto a perdere l’opera di un professionista di fama internazionale per regolare i conti interni”. I due esponenti di AN-PDL domandano infine alla Giunta regionale se non si intenda intervenire urgentemente per consentire al prof. Marino di poter esercitare presso il policlinico Sant’Orsola la propria opera di chirurgo nel campo dei trapianti di fegato a beneficio di tutti i cittadini emiliano-romagnoli e dell’intero Paese e, infine, quali concrete ed urgenti iniziative si intendono assumere per far piena luce sulla vicenda.
















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