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Reggio: due i vincitori del Premio Matilde per le giovani drammaturgie

Sono due i testi vincitori del concorso di nuove drammaturgie “Matilde di Canossa – medioevo contemporaneo” ideato e promosso dalla Provincia di Reggio Emilia, dalla Corte Ospitale di Rubiera, e dalla casa editrice minimum fax, che martedì 26 gennaio alle ore 20.30 al Teatro Ariosto di Reggio Emilia verranno messi in scena dal grande Giorgio Albertazzi che, grazie alla sua fortissima capacità comunicativa ed interpretativa leggerà le vicende medievali legate alla Grancontessa attualizzandole ai giorni nostri.

Stefano Massini (foto) con “I capitoli del sangue” e Pietro Dattola con “Gregòrrio” i due giovani autori vincitori del Premio, rispettivamente nati a Firenze nel 1975 e a Siracusa nel 1978.

“E’ stato interessante – afferma Massini – tirar fuori la storia di Matilde dalle teche del passato. Leggendo la sua biografia sono rimasto colpito da un particolare elemento che ricorreva spesso: il sangue. Il sangue è dolore, ferita, guerra, potere ma è anche il colore che accompagna la nascita di un bambino, una nuova vita e, dunque, sangue inteso come colore della vista stessa.” Ed è da questa particolare lettura che proviene il titolo stesso dell’opera di Massini, “I capitoli del sangue”, dove viene appunto raccontata la storia di Matilde di Canossa rifacendosi al filo conduttore del sangue come protagonista che punteggia la vita della Grancontessa, dalla morte del padre alle crisi epilettiche di cui era vittima, dall’omicidio del primo marito Goffredo il Gobbo alle battaglie sanguinose che connotarono il suo regno, fino alla morte, intesa come fine dello scorrere del sangue.

Stefano Massini ha vinto il Premio Tondelli a Riccione Teatro con “L’odore assordante del bianco” ed è autore di “Processo a Dio” con Ottavia Piccolo e del più recente “Frankenstein ossia il Prometeo moderno”.

Pietro Dattola con il suo “Gregòrrio” è stato premiato, oltre che per la sua capacità narrativa, anche per l’originale e inconsueta lettura della storia di Matilde. E’ lui stesso ad affermare “Ho scelto di raccontare l’apertura degli occhi di fronte al mondo che è ciò che sto vivendo io in questa fase della mia vita. Penso sia interessante guardare i grandi eventi da una piccola angolazione. Ci si può concentrare su piccoli dettagli che altrimenti sfuggirebbero. Il mio lavoro è stato un pò come osservare i fatti dal buco della serratura, le storie di Matilde di Canossa le racconto attraverso il punto di vista di Gregorio, un’indiscreta guardia anziana che da più di cinquant’anni è al servizio della contessa. Gregorio vive la fase di apertura al mondo che sto vivendo io ora. Nei tre giorni dell’umiliazione inflitta da Matilde e dal Papa Gregorio VII ai danni dell’Imperatore Enrico IV, Gregòrrio, in attesa di un ordine che gli faccia comprendere se l’Imperatore abbia ricevuto o meno il perdono, riflette sui conflitti tra il potere del Papato e il potere dell’Impero, oscilla tra le ragioni dell’uno e dell’altro, per arrivare a concludere che nelle lotte sanguinose tra i potenti della terra, sono sempre i poveri e gli ultimi a rivestire la parte dei traditi: il sangue che scorre copioso è sempre e solo il loro”.

Si ricorda che i biglietti per la serata di martedì 26 gennaio sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro Valli che è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 16 alle 19 (tel. 0522/458811) e il sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 19. E’ possibile anche prenotare i biglietti telefonicamente al numero 0522/458854 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13. La biglietteria sarà aperta inoltre la serata dello spettacolo a partire dalle ore 19.30.

Il prezzo di biglietto è di 10 euro. Riduzioni a 5 euro per gli studenti delle scuole superiori e per gli studenti universitari e per i possessori della Carta Giovani.
















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