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Il “caso Marazzi” approda in Parlamento

marazzi_1Verrà convocato presumibilmente nella seconda metà del mese prossimo il “Consiglio Nazionale della Ceramica”, istituito presso il Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di fungere da tavolo di confronto e sviluppo sulla situazione attuale del nostro distretto.

Lo ha comunicato giovedì scorso il Sottosegretario Stefano Saglia, rispondendo ad un’interrogazione riguardante il gruppo Marazzi alla Camera dei deputati presentata dall’Onorevole Tommaso Foti, più volte caldeggiata dal Sindaco di Sassuolo Luca Caselli.

“Finalmente – commenta il Sindaco – verrà convocato il tavolo ministeriale già istituito da tempo ma di fatto mai operativo. Di fronte ai cancelli della Marazzi, ai lavoratori e ai sindacalisti in presidio, avevo promesso il mio interessamento per portare la questione a livello governativo – prosegue Luca Caselli – grazie alla sensibilità dell’Onorevole Foti siamo riusciti non solo a fare questo ma anche ad ottenere una data di convocazione per un tavolo che sicuramente non risolverà le difficoltà attraversate dalle nostre aziende ma che di certo avrà il merito di portare la discussione oltre il nostro territorio, a livello governativo, per poter iniziare a ragionare in termini più ampi di interventi a sostegno delle nostre aziende; il che non può che trovarci più che soddisfatti”.

“Il Gruppo Marazzi è uno dei principali produttori di piastrelle a livello mondiale – si legge nella risposta del Sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia all’interrogazione dell’Onorevole Tommaso Foti, Pdl- Lo stesso ha circa 19 stabilimenti nel mondo: in Italia, Spagna, Francia ed in America. Il Ministero dello sviluppo economico è a conoscenza della vertenza Marazzi, che secondo la società, è stata causata dalla profonda crisi di mercato che ha investito il settore.

Le difficoltà dell’azienda sono, attualmente, seguite a livello locale e nessuna richiesta di apertura di tavolo di confronto è pervenuta al Ministero sviluppo economico. Tuttavia, anche valutando la qualità del distretto produttivo a cui il gruppo appartiene sia in termini di impianti che di professionalità, il Mise dà la propria disponibilità ad attivare, ove richiesto, un tavolo di confronto al fine di scongiurare la chiusura degli stabilimenti citati.

Si ribadisce, peraltro, che il Ministero dello sviluppo economico è consapevole della profonda crisi lamentata dal settore e intende monitorare l’evolversi della vicenda. A tal proposito, si sta provvedendo ad attivare i sottogruppi di cui è costituito l’Osservatorio permanente. Lo stesso è istituito in seno al Consiglio Nazionale Ceramico, proprio al fine di mettere a punto una politica di sviluppo del settore. Sono stati convocati, a livello locale, per la prima settimana di dicembre tutti i sottogruppi dell’Osservatorio. Al fine di dare ufficialità e forza a tale iniziativa, il Mise ha ritenuto di incontrare due di questi sottogruppi, quello sulla «contraffazione» e quello sulla «formazione design e innovazione», presso la sede stessa del Ministero.

Il Consiglio Nazionale della ceramica di nuova costituzione sarà convocato, presumibilmente, nella seconda metà di dicembre, per valutare i documenti di orientamento redatti dai sottogruppi.

Il Consiglio Nazionale ceramico, opportunamente integrato, ove necessario, funzionerà anche da «tavolo di crisi» o meglio da «tavolo di sviluppo e confronto», avendo al suo interno tutte le componenti necessarie e qualificate allo studio di misure «ad hoc» per il settore”.
















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