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Consiglio comunale Carpi: discusse due interrogazioni di Russo (Pdl) e Paluan(Carpi 5St-Bp-Prc)

politica2Il Consiglio comunale di Carpi di giovedì 29 ottobre ha visto l’amministrazione comunale rispondere a due interrogazioni, in particolare una di Antonio Russo (Pdl) sul 9 novembre, anniversario della caduta del Muro di Berlino, e l’altra di Lorenzo Paluan (capogruppo di Lista civica Carpi a 5 stelle-beppegrillo.it-Prc) sullo scarico di acque reflue nel fosso di stradello Arginello.

Russo ha domandato se il Comune in occasione di questa importante ricorrenza ha assunto iniziative, “in ottemperanza a quanto previsto della legge 61 del 2005; e vista anche una circolare del Ministero della Pubblica istruzione indirizzata ai direttori generali degli uffici scolastici regionali, quali iniziative sono state svolte nelle scuole di ogni ordine e grado”. Ha risposto all’esponente del Popolo della Libertà l’assessore alle Politiche scolastiche Maria Cleofe Filippi ricordando come il Comune non ha il compito di controllare le autonomie scolastiche. “Questa Giunta intende rispettare appieno funzioni e ruoli istituzionali propri e di ciascuno. Se Russo vuole una risposta si rivolga all’Ufficio scolastico regionale, cui la circolare era diretta”. Russo ha auspicato in sede di replica che siano realizzate iniziative in occasione del 9 novembre e che la Giunta deve vigilare comunque in modo che questa ricorrenza sia ricordata.

Lorenzo Paluan in precedenza aveva letto la propria interrogazione, relativa a stradello Arginello, dove le acque reflue ristagnano in un fosso e nonostante le proteste dei residenti la situazione non era migliorata alla data della presentazione della stessa. “L’autorizzazione a questo scarico è del Comune; quali interventi ha adottato l’ente locale – ha chiesto Paluan – nei confronti dei soggetti che hanno interrotto il regolare flusso delle acque di superficie e quali azioni intende adottare per ripristinarlo?”.L’assessore all’Ambiente Simone Tosi ha spiegato in aula come stradello Arginello sia una strada a gestione privata, come la prima segnalazione sia arrivata il 23 giugno 2009, come un sopralluogo degli uffici competenti abbia accertato una parziale ostruzione del fosso, anch’esso di proprietà privata. “La controversia – ha detto Tosi – ha natura prettamente civilistica; abbiamo cercato di suggerire di trovare un accordo bonario tra i privati interessati. Il 3 settembre è arrivato un esposto, il 10 abbiamo svolto un nuovo sopralluogo assieme ai tecnici del Servizio Igiene urbana dell’AUsl, che ci hanno confermato come il ristagno d’acqua possa essere ricettacolo di insetti o richiamo di animali come topi o nutrie e come questa situazione deve essere sanata in modo urgente. Il 19 settembre il Sindaco ha dunque emesso una ordinanza contingibile ed urgente con la quale ordinava a tutti i proprietari che il giorno successivo venisse eliminata l’occlusione del fosso, dando incarico alla Polizia municipale di verificarne il rispetto. A seguito di questo atto il fossato ora non è più occluso, come peraltro è previsto in base ai progetti redatti dai tecnici e ad un accordo firmato dalle diverse proprietà, e in base ai quali viene dato il permesso dello scarico di acque reflue”. Paluan si è detto insoddisfatto della risposta di Tosi. “Contesto che l’Ufficio ambiente non sapesse già dal 2008 di questa situazione. Vi siete mossi tardi e solo dopo che l’abbiamo fatto notare”.
















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