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Vincenzo Cerami a Reggio Emilia per un incontro sulla Cultura in Italia

Vincenzo Cerami, lo sceneggiatore e scrittore premio Oscar per “La vita è bella”, sarà in città giovedì 21 maggio alle ore 21 per un incontro pubblico al primo piano del centro sociale Buco Magico

L’incontro coordinato da Nando Rinaldi, presidente del consiglio comunale e candidato per il Partito Democratico, sarà l’occasione per confrontarsi e ragionare su come la cultura dovrà essere uno degli elementi determinanti per la ripresa: “I più importanti paesi europei, come la Francia, la Germania e la Spagna – spiega Cerami – combattono la crisi economica sostenendo i settori strategici della vita economica nazionale. Altri hanno incentivato per lo più i fattori che alimentano la crescita e lo sviluppo. Ovunque il dibattito politico si concentra su come rilanciare consumi, industria e attività produttive, a partire dalle specificità proprie di ciascun Paese”.
Cultura come arte, educazione, formazione, ricerca e investimento sul futuro: “In Italia si è operata una scelta differente – aggiunge Cerami – quella di intervenire con drastici tagli alla spesa pubblica. Ne hanno risentito fortemente settori strategici per l’economia complessiva del nostro Paese. I tagli alla scuola, all’università, alla Ricerca e alla Cultura non solo mettono in ginocchio settori decisivi per la crescita economica e civile del nostro paese, ma compromettono il futuro delle nuove generazioni”.
Nato a Roma nel 1940, ha come insegnante di lettere nella scuola media di Ciampino Pier Paolo Pasolini, che lo introduce all’amore per la letteratura e la poesia.
Nel 1966 è aiuto regista dello stesso Pasolini per “Uccellacci e uccellini”; è del ’76 il suo primo romanzo “Un borghese piccolo piccolo”, segnato da una positiva accoglienza della critica e portato l’anno dopo sullo schermo daMario Monicelli.
Ha così inizio una carriera ricchissima e poliedrica, della vastità della quale è difficile dar conto; limitandosi al cinema, egli è autore di soggetto e sceneggiatura per “Casotto” (1977) di Sergio Citti, col quale firma pure “Il minestrone” (1981) e ” Mortacci” (1988).
Delle sue moltissime collaborazioni alla scrittura, ricordiamo quella con Gianni Amelio per “Colpire al cuore” (1982), “I ragazzi di via Panisperna” (1989) e “Porte aperte” (1990); con Marco Bellocchio per “Salto nel vuoto” (1980) e “Gli occhi, la bocca” (1982); con Giuseppe Bertolucci per “Segreti, segreti” (1984), con Francesca Comencini per “Pianoforte” (1985), con Ettore Scola per “Il viaggio di Capitan Fracassa” (1990), con Antonio Albanese per “Uomo d’acqua dolce” (1997) e “La fame e la sete” (1999) e A.A.A. Achille che si aggiudica nel 2003 il “Grifone d’oro” come miglior film.
Di grande successo, inoltre, i suoi script ideati assieme a Benigni: “Il piccolo diavolo” (1988), “Johnny Stecchino” (1991), “Il mostro” (1994), “La vita è bella” (1997) sono ogni volta campioni d’incasso nelle rispettive stagioni d’uscita e nel 2002 Pinocchio.
Nel 2001 torna alla narrativa con Fantasmi, edito da Einaudi e per i Meridiani Mondadori pubblica “La trascrizione dello sguardo”, saggio introduttivo a “Per il cinema”, un volume che raccoglie i soggetti e le sceneggiature di Pier Paolo Pasolini. Nel 2002 pubblica in una collana personale per Garzanti “Un borghese piccolo piccolo”, “Consigli a un giovane scrittore” e “Pensieri così”, in virtù della quale gli viene conferito a Madrid il premio “Viajes con mi cuaderno”.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito http://votandonando.wordpress.com
















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