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Aimi: da tempo chiedevamo lumi sulla gestione della Croce Blu

“Che la Croce Blu non fosse più quella di un tempo e che i fini per i quali fu creata fossero stati oltrepassati da tempo era ben più di un sospetto tanto che già dalla precedente legislatura avevamo sollecitato la Regione a fare chiarezza sull’attività della cooperativa sociale e delle sue derivate con più di un’interrogazione presentata al Presidente Errani”.

Parla così il Consigliere Regionale nonchè vice coordinatore del Popolo della Libertà Enrico Aimi a cammento delle indagini della Guardia di Finanza che hanno portato alla scoperta di oltre 600.000 euro utilizzati da Croce Blu per scopi diversi da quelli per i quali erano stati a suo tempo attibuiti.

“Ciò che però più stupisce è la naturalezza con la quale l’Assessore del Comune di Modena Francesca Maletti ha sempre risposto alle nostre perplessità dapprima attraverso i canali regionali e, in ultima battuta nell’ottobre scorso, attraverso quelli comunali, ai rilievi con i quali contestavamo un’attività dirigenziale che andava ben oltre quella del volontariato. Il fatto che alla data del 18 giugno 2008, con l’elezione dei nuovi presidenti, fossero venuti meno discutibili rapporti di parentela tra la dirigenza di Avap Croce Blu Modena e la cooperativa Oltre il blu non giustifica la mancanza di controlli da parte del Comune di Modena sull’uso contributi sociali sino ad allora elargiti. I rischi di un abuso o quantomeno di un conflitto di interesse erano tutti ampiamente presenti e l’amministrazione non avrebbe né dovuto né potuto stare a guardare, ma è anche vero che è stata la Provincia di Modena a sollecitare a suo tempo il rinnovo degli organi sociali del suddetto ente di volontariato di fronte ad un problema che stava divenendo ogni giorno più evidentee e scottante.

In un crescendo di intrecci sempre più imbarazzante e difficile da giustificare, che stanno a cavallo tra il volontariato e l’imprenditorialità, è stato portato oggi definitivamente alla luce del sole, così come ha accertato la Guardia di Finanza, un ricco giro di scambi onerosi tra Croce Blu ed Oltre il Blu, messo più volte sotto accusa anche da alcune cariche interne, di cui più volte avevamo chiesto riscontro. Di fronte a rilievi evidenziati a suo tempo dalla stampa con notevole clamore ed ai quali la dirigenza di Oltre il Blu prese a suo tempo le distanze senza “lasciare spazio ad altre dubbie interpretazioni” ci chiediamo come mai il Comune di Modena non abbia mai valutato l’eventuale presenza di problematiche sia legali che gestionali ai propri finanziamenti verso Croce Blu. Colpa ancor più grave questa nel momento in cui, di fronte all’evidenza dei fatti, si è carcato di giustificare, dietro al velo della democrazia interna, l’operato di una coodirigenza familiare alle spalle alla quale non solo si celavano operazioni sulle quali sarà la magistratura a dare il proprio giudizio ma anche ben evidenti conflitti di interesse in ambito istituzionale che vanno dalla Presidenza di un Consiglio di Circoscrizione durante la precedente legislatura sino ad una collaborazione coordinata continuativa con il Comune di Modena, nell’attuale, relativa alle Pari opportunità”.
















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