L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena è ospedale di riferimento per le pa-tologie infantili. Dalla fine degli anni Ottanta, il Policlinico si occupa dei bambini nati da donne HIV, che, in oltre vent’anni, sono stati oltre 400.
Proprio in virtù di questa lunga esperienza, la Struttura Complessa di Pediatria ad Indirizzo Oncoematologico, diretta dal professor Paolo Paolucci, organizza mercoledì 1 aprile 2009 un corso dal titolo “L’infezione pediatrica in Pediatria”, rivolto a medici, chirurghi e infermieri con lo scopo di uniformare le conoscenze su questo tipo di patologia e di fornire conoscenze sulla corretta presa in carico dei paziente sieropositivo pediatrico e della sua famiglia, compresi gli aspetti psicologici. Il corso si terrà in aula P03 del Centro Servizi Didattici della Facoltà di Medicina e Chirurgia (via del Pozzo, 71) a Modena.
“In questi casi – ha spiegato la dottoressa Monica Cellini, medico della Pediatria ad Indirizzo Oncoematologico – l’arma di difesa più efficace è la profilassi. Nei primi tempi, quando questa non si faceva, il 18% dei bambini nati da madri sieropositivi era sieropositivo. Oggi, stando agli ultimi dati del Registro Italiano pediatrico per l’infezione dell’HIV, la profilassi ha permesso di abbattere questa percentuale all’1,5%. Viene eseguita terapia antiretrovirale alla madre in gravidanza, cui segue il parto cesareo con infusione di farmaci antriretrovirali in corso di intervento, somministrazione di AZT al bambino per 6 settimane”.
Per quanto riguarda la realtà modenese l’ultimo caso di trasmissione dell’infezione risale al 1998.
Per i bambini con infezione da HIV (40 i casi seguiti dal reparto) le possibilità di cura sono notevolmente aumentate ed oggi, come accade per gli adulti, questi pazienti adeguatamente trattati possono avere una ottima qualità di vita.
