Bologna, finanza locale: da Provincia nuovo allarme e nuovo appello al Governo

Provincia e Comuni tornano a sollecitare il Governo affinchè ponga rimedio al “taglio” dei trasferimenti e ai vincoli super restrittivi del Patto di stabilità che finiscono per strozzare la capacità finanziaria degli Enti locali e per paralizzare l’azione di governo locale. Lo fanno con un ordine del giorno approvato nella seduta di ieri dal Consiglio provinciale con 23 voti a favore (Pd, Idv, Sd, Verdi, Prc, Gruppo misto) e 6 contrati (An-Pdl e Fi-Pdl).

Il documento sottolinea che “il sistema degli Enti locali versa in una situazione di grave crisi economica finanziaria” dovuta alle scelte del Governo, in particolare alla “inadeguata copertura del mancato gettito dell’Ici sulla prima casa”, al “blocco dell’autonomia impositiva”, al “taglio dei trasferimenti erariali e dei fondi destinati alle politiche sociali” e alle regole “fortemente restrittive del patto di stabilità interno”.

Tale situazione impedisce, tra l’altro, agli Enti locali di fare quegli investimenti che sarebbero necessari per contribuire ad arginare la difficile crisi economica che il Paese sta attraversando e per aiutare i cittadini e le imprese a superare le difficoltà che si manifestano in modo sempre più grave anche nella nostra realtà. Per questo il Consiglio provinciale chiede al Governo di adottare interventi che sblocchino l’impasse e consentano, quanto meno, agli Enti locali di poter usare gli avanzi di amministrazione, i proventi derivanti dalle alienazioni patrimoniali, dalle azioni e agli utili delle società partecipate per investimenti e spese in conto capitale.