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Modena: operaio muore in incidente sul lavoro

E’ un 55enne, Franco Marazzi, il muratore morto sul lavoro questa mattina in via Ganaceto a Modena presso Palazzo Campori. L’uomo e’ rimasto schiacciato sotto un pallet carico di rotoli di catrame ed e’ morto sul colpo.


Secondo ai primi accertamenti il pianale, che era tenuto sospeso da una gru, e’ precipitato da un’altezza di circa trenta metri sul marciapiede che Marazzi stava percorrendo all’esterno del cantiere edile. Inutili i soccorsi del 118. Oltre alla polizia, sono intervenuti i tecnici della Medicina del Lavoro.

Sull’accaduto interviene Valentino Minarelli,
Segretario generale Fillea regionale Emilia Romagna.
“Questa mattina in un cantiere di Modena è avvenuto l’ennesimo infortunio mortale: un operaio di un’azienda metalmeccanica del subappalto ha perso la vita restando schiacciato da un carico staccatosi dalla gru. Ancora una volta proviamo rabbia, dolore, sdegno, senza lasciare alcuno spazio alla rassegnazione.
È l’undicesima vittima nei cantieri edili della nostra regione, la centoventiquattresima in Italia dall’inizio dell’anno. Ci saranno valutazioni dei tecnici sulle responsabilità, ma già ora possiamo dire che o il piano di sicurezza era inadeguato oppure non è stato rispettato, perché nell’area di carico e scarico si trovava un lavoratore che non doveva esserci.
Certo, siamo ad una catena di concause tra le quali l’eccessiva frammentazione del processo produttivo ed industriale nel settore delle costruzioni, che riunisce nello stesso luogo una pluralità di soggetti senza una vera autorità di governo, spesso rappresentata da un professionista raramente presente in cantiere.
Con l’entrata in vigore del decreto legge 81 del 2007, si era tentato di dare una risposta a questo stillicidio quotidiano nei luoghi di lavoro. Purtroppo però l’attuale governo, sotto la voce “semplificazione e misure per la competitività”, ha tolto alcuni casi e ridotto notevolmente uno strumento indispensabile alla lotta al lavoro nero e irregolare e al lavoro insicuro, ovvero le sanzioni per chi viola le norme di legge.
La Fillea Cgil Regionale Emilia Romagna, esprime tutta la solidarietà ai familiari del lavoratore, mettendo come sempre a disposizione tutta la propria struttura per la loro tutela.
Contemporaneamente è impegnata affinché si affermi la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro, ma per fare ciò è indispensabile che nella nostra regione siano individuati anche strumenti legislativi regionali per premiare le imprese che più di altre sono attente alla sicurezza nel lavoro e alla regolarità.
È giunto il tempo che l’assemblea legislativa regionale approvi provvedimenti in tal senso e che tutte le stazioni appaltanti pubbliche e private siano chiamate ad una straordinaria assunzione di responsabilità, come molte volte abbiamo richiesto. Costruire è un lavoro nobile e di valore, non può essere un luogo di tragedie.

Intervento di Cgil, Cisle e Uil Modena.
“Stamane un incidente mortale in un cantiere edile del centro storico di Modena in via Ganaceto ha stroncato la vita di un lavoratore di una azienda
di impiantistica impegnato in lavori per la ristrutturazione di palazzo Campori.
Il lavoratore è rimasto schiacciato da un carico che si è sganciato dalla gru del cantiere.
La dinamica dell’incidente, al vaglio degli organismi di vigilanza, che ha provocato la morte del lavoratore mette in evidenza come, con ogni probabilità, non siano state effettuate le procedure per la valutazione dei
rischi connessi all’attività in corso.
Le norme di prevenzione prevedono che l’area di carico debba essere delimitata, questo al fine di rendere impossibile che qualcuno accidentalmente si trovi sotto a carichi sospesi.
Ciò nonostante la tragedia si è verificata ed è evidente come sia necessario, soprattutto alla luce del fatto che in un cantiere edile sono
molteplici i soggetti che contemporaneamente vi operano, che le norme vengano applicate con rigore e precisione, a partire appunto dai piani per
la sicurezza che devono essere quanto più possibile precisi e completi.
E’ evidente che quando si determinano incidenti sul lavoro, soprattutto se mortali, qualcosa non ha funzionato e non è accettabile che un tale evento sia imputato al caso.
Per questo la richiesta che i Sindacati da tempo avanzano di una rigorosa applicazione del D.lgs 81/2007 che ha introdotto importanti norme per la
determinazione delle interferenze fra i soggetti che operano all’interno dei luoghi di lavoro (come nel caso di questo cantiere edile), deve
diventare elemento prioritario per la concessione dell’avvio dei lavori.
Va quindi perseguita con determinazione una strada che da un lato renda sempre più precisa e rigorosa l’applicazione delle norme e dall’altra la
ricomposizione del ciclo produttivo con il contenimento di una distorta proliferazione dei subbapalti.
Di fronte alla catena di morti bianche – dall’inizio dell’anno in Italia sono 725 i morti sul lavoro e 3 a Modena – i Sindacati continueranno con determinazione a rivendicare il primato della tutela della vita e dell’integrità dei lavoratori sulle logiche della produzione e ci
aspettiamo dalle associazioni imprenditoriali una analoga determinazione.
Di fronte a questo ennesimo evento mortale appare ancora più irresponsabile la posizione di chi tende a operare per depotenziare le norme e le strutture preposte alla vigilanza che operano per prevenire le morti sul lavoro.
Cgil, Cisl e Uil di Modena esprimono le più sentite condoglianze e sono vicini ai familiari del lavoratore rimasto vittima dell’incidente.

Solidarietà alla famiglia di Franco Marazzi, l’idraulico morto sul lavoro questa mattina in un cantiere di via Ganaceto a Modena, e rinnovato impegno delle Istituzioni per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro. Così il sindaco di Modena Giorgio Pighi esprime il proprio cordoglio dopo l’infortunio sul lavoro di questa mattina, il terzo dall’inizio del 2008: “mi terrò costantemente informato, tramite la Polizia Municipale, sugli accertamenti in corso, per conoscere la dinamica del tragico infortunio. Ribadisco inoltre”, prosegue il sindaco, “l’impegno dell’Amministrazione per la verifica puntuale del rispetto di tutte le norme finalizzate alla prevenzione e alla garanzia della sicurezza”.

Anche l’assessore regionale al Lavoro e Formazione, Paola Manzini, esprime la propria solidarietà alla famiglia di Franco Marazzi.
“L’ennesima tragedia che colpisce un lavoratore e che travolge una famiglia – dice Manzini – ancora una volta, da quanto risulta da una prima ricostruzione dei fatti, una vittima della non conforme applicazione di tutte le norme per la sicurezza nei cantieri”.
“In Emilia-Romagna stiamo lavorando per intensificare la prevenzione e i controlli e dare la piena applicazione delle regole e delle norme che
possono promuovere la sicurezza negli ambienti di lavoro – continua Manzini – I controlli, insieme alla formazione dei lavoratori perché conoscano i comportamenti a rischio, li evitino e siano in grado di proteggersi, rappresentano l’unica strada per cercare di contrastare quella che è ormai diventata una vera e propria emergenza sociale”.
“In ordine alla richiesta avanzata dalla Cgil, che in queste ore ha chiesto alla Regione strumenti legislativi idonei a premiare le imprese
che più di altre sono attente alla sicurezza nel lavoro e alla regolarità – aggiunge l’assessore Manzini – tengo a precisare che la Giunta regionale ha già deliberato un provvedimento in tal senso, che attende ora l’esame dell’Assemblea legislativa e che sarà approvato entro la fine dell’anno”.
















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