Le detenute della Casa circondariale di Bologna respingono l’attribuzione di comportamenti scorretti e ingiuriosi nei confronti della signora Anna Maria Franzoni al momento dell’ingresso al Carcere di Bologna, circostanza confermata peraltro anche dal personale di custodia.
Così riferisce l’Ufficio del Garante dei diritti delle Persone Private della Libertà personale del Comune di Bologna invitando a dare conto della precisazione delle donne detenute, che chiedono di non essere coinvolte in una vicenda mass mediatica che sentono lontana, per come proposta, dai temi veri della detenzione.
Le donne recluse nella Casa circondariale di Bologna chiedono che si affrontino i temi della detenzione femminile, del disagio e del dolore delle madri, della sofferenza per la lontananza dai figli e dai propri affetti e sono in grado di rispettare il dramma di qualsiasi altra persona, nel rispetto del principi di pari dignità di tutte le donne detenute.
