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Furti mezzi meccanici in Emilia, arresti in Calabria

Quattro presunti appartenenti alla cosca “Mazzaferro” di Gioiosa Ionica sono
stati arrestati in esecuzione di altrettanti provvedimenti restrittivi emessi dal Gip del Tribunale di Reggio Emilia Cristina Boretti nel contesto dei un’operazione denominata
“Buldozer” eseguita dalla polizia di Stato.

Destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare sono Luca Mazzaferro, 30 anni, di Gioiosa Ionica; Antonio Monteleone, 36 anni, di Marina
di Gioiosa Ionica; Luciano Zorzi, 65 anni, di Montichiari (Brescia) e Domenico Mercuri, 48 anni, originario del comune reggino di Melicucco e residente a Camponogara (Venezia). Agli ultimi due le ordinanze del Gip sono state notificate
rispettivamente nella casa circondariale di Trieste e in quella di Venezia.

L’indagine trae lo spunto dal furto di due escavatori, asportati in due cantieri della T.A.V di Reggio Emilia, per un valore complessivo di 350 mila euro. Il lavoro
investigativo della Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia, fin dalla prime battute, si e’ concentrato su un gruppo di soggetti calabresi, sospettati di mettere a segno furti
macchine per la movimentazione della terra nei cantieri per essere custodite in regioni diverse dal quelle in cui veniva messo a segno il colpo ( Calabria, Friuli, Veneto, Venezia
Giulia) per poi essere rivenduti in Italia o in Croazia.

Per riciclare le macchine da cantiere veniva modificato uno dei
numeri di telaio. Le indagini hanno messo in evidenza come Luca Mazzaferro rivestisse il ruolo di capo, mentre Monteleone era il soggetto che materialmente eseguiva il furto e gli altri due
si interessavano di piazzare le macchine sia in Italia sia all’estero. Nel giugno di quest’anno la polizia, sull’A 14 nei pressi di Fano, aveva individuato un camion con a bordo un
Caterpillar del valore di 330 mila euro, rubato giorni prima dai cantieri dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria nei pressi di Bagnara Calabra. Altri escavatori sono stati asportati da altri cantieri della provincia di Reggio Emilia.


Nel corso delle indagini, nel marzo scorso, la polizia del commissariato di Siderno ha rinvenuto e sequestrato altri 4 mezzi meccanici nella disponibilita’ di Luca Mazzaferro che e’
stato deferito a piede libero alla competente autorita’ giudiziaria. Altri 14 escavatori sono stati rinvenuti, nel giugno di quest’annio a Trieste e nella sua provincia. L’arresto di Mazzaferro e’ avvenuto nel contesto di un movimentato episodio, mentre il giovane si trovava sulla spiaggia di marina di Gioiosa Ionica in compagnia di una donna, mentre Antonio Monteleone e’ stato arrestato in casa dei genitori.
















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