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L’esperienza di Remida si estende all’Emilia e al mondo

Stamani nella sala Rossa del Comune di Reggio Emilia è stato firmato un accordo di collaborazione fra enti e associazioni per lo sviluppo del progetto Remida. Erano presenti per la Regione Emilia-Romagna l’assessore all’Ambiente Lino Zanichelli, per la Provincia di Reggio l’assessore all’Ambiente Alfredo Gennari, per il Comune di Reggio gli assessori all’Ambiente Pinuccia Montanari e alla Scuola Iuna Sassi, per Enìa il direttore Nino Simonazzi. E ancora per Arpa sezione provinciale di Reggio Emilia il direttore Fabrizia Capuano, per l’Ausl il responsabile del servizio Igiene pubblica Gian Luca Giovanardi, per Ato 3 il presidente Stefano Carpi e per l’associazione Amici di Reggio Children la presidente Gianna Fontanesi.

Il centro Remida – nato su iniziativa del Comune di Reggio Emilia e attivo sul territorio dal 1996 – svolge una particolare attività di tipo intellettuale e creativo, a unico scopo didattico e con finalità sociali ed educative, su alcune tipologie di rifiuti non pericolosi raccolti da Enìa, gestore del servizio pubblico. Tale attività viene effettuata dai volontari del centro che rendono “possibile, effettivo e certo” il recupero dei rifiuti presso le scuole, i centri sociali, le parrocchie e i centri diurni per anziani e disabili, contribuendo in maniera sensibile a collocare Reggio ai vertici nazionali in materia di raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti, con il 47,3% del riciclo.

L’accordo riguarda amministrazioni pubbliche e soggetti privati, a diverso titolo interessati e coinvolti nel progetto, per la gestione del centro di riciclaggio innovativo Remida al fine di promuovere il recupero dei rifiuti e l’utilizzo dei materiali recuperati in attività didattiche, con rilevanti significati e valori di tipo educativo e sociale su un tema così attuale e importante come quello dei rifiuti al fine di dar loro “una seconda vita” e trasformarli da “problema” a “risorsa”. Remida apre infatti la strada a pratiche di riciclaggio che non sono basate su tradizionali trattamenti impiantistici, ma su interventi di natura intellettuale ed etica.

L’accordo è particolarmente importante perché consente di inquadrare il progetto reggiano nel contesto di una cooperazione tra soggetti pubblici e privati, secondo le previsioni del Testo unico in materia ambientale, che favorisce accordi promossi e stipulati dalle pubbliche amministrazioni al fine favorire il riutilizzo, il reimpiego, il riciclaggio e le altre forme di recupero dei rifiuti. La convenzione, di durata triennale, impegna tutti i soggetti interessati a sostenere e promuovere le attività di Remida.

In questo modo il progetto Remida, che sta ottenendo importanti successi in Italia e in varie parti del mondo in stretta relazione all’attività di Reggio Children, trova un ruolo preciso all’interno di una strategia regionale tesa ad aumentare la consapevolezza e l’impegno dei cittadini, a partire dalla scuola, dell’importanza della prevenzione, della riduzione e del riciclaggio dei rifiuti.

L’assessore Lino Zanichelli, che ha impegnato le strutture regionali a dare risposta a questa richiesta reggiana, ha espresso la sua soddisfazione e la volontà di rafforzare ed estendere queste esperienze sul territorio regionale.
“Il progetto Remida – ha detto l’assessore Iuna Sassi – contribuisce a diffondere la cultura del riciclaggio e l’etica della riconversione, poiché coinvolge nelle iniziative di educazione non solo i bambini ma anche le loro famiglie”.

“L’esperienza di Remida – ha proseguito l’assessore Pinuccia Montanari – è in sinergia con ad altri progetti comunali, come il Porta a porta, Raccogli ecologico, Spesa verde, orientati al riciclo e al perseguimento degli obiettivi fissati dal decreto Ronchi in materia ambientale”.
















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