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Il maestro Josè Antonio Abreu a Reggio Emilia

Domani, venerdì 30, e sabato 31 marzo, il maestro Josè Antonio Abreu, promotore della Fondazione nazionale di orchestre giovanili e infantili del Venezuela, e il Quartetto juventus de Venezuela ‘Simòn Bolivar’, nato in seno al progetto nazionale di orchestre, saranno a Reggio Emilia per far conoscere la loro esperienza di utilizzo della musica quale strumento di educazione e di integrazione sociale.

Due gli appuntamenti in programma: venerdì 30, alle ore 12.30, in Sala del Tricolore, il Quartetto juventus de Venezuela proporrà un concerto di musiche di Bach (contrappunto No. 1 da L’arte della fuga), Beethoven (Grosse Fuge op.133) e di Plaza (Fuga Crolla). Gli artisti – Alejandro Carreno, primo violino, Eduardo Salazar, secondo violino, Richard Urbano, viola, Aimon Mata, violoncello, insieme a Claudio Hernandez, contrabbasso – si esibiranno in un repertorio di musica da camera attraverso il quale stanno promuovendo in tutto il mondo il lavoro che in Venezuela si realizza sulla musica.
All’iniziativa parteciperanno il sindaco Graziano Delrio e gli assessori Giovanni Catellani, Franco Corradini, Gina Pedroni e Iuna Sassi.

Sabato 31 marzo, il progetto musicale venezuelano sarà invece al centro di una giornata di studio organizzata dall’Istituto superiore di studi musicali “Peri” di Reggio Emilia, in collaborazione con la Siem (Società italiana per l’educazione musicale), e articolata in due diversi momenti.
Dalle ore 9, all’auditorium dell’Istituto “Peri”, alcuni dei docenti dell’Orchestra Simòn Bolivar illustreranno modalità di apprendimento e di insegnamento musicale utilizzati nel sistema delle orchestre infantili.
Seguirà una tavola rotonda coordinata da Anna Maria Freschi, docente di Pedagogia musicale al Conservatorio di Perugia.
Alle 14.30, nell’aula magna dell’Università di Modena e Reggio Emilia (viale Allegri 9), il maestro Josè Antonio Abreu illustrerà l’esperienza venezuelana, testimoniando l’importanza e il ruolo che può – e deve – avere la musica sul piano educativo e sociale.
Interverranno all’incontro Roberto Neulichedl, presidente della Siem, Luigi Berlinguer, coordinatore del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica del ministero della Pubblica istruzione, Elena Montecchi, sottosegretario ai Beni e attività culturali, e Andrea Talmelli, direttore dell’Istituto “Peri”.

Il progetto musicale venezuelano, nato più di trent’anni fa per opera del musicista e compositore Josè Antonio Abreu, già ministro della Cultura e presidente del Consiglio nazionale della Cultura in Venezuela, è conosciuto in tutto il mondo per il suo valore educativo e sociale.
Il “Sistema nazionale di orchestre giovanili e infantili”- che oggi coinvolge più di 240mila giovani e bambini provenienti per la maggior parte da famiglie povere o emarginate – è infatti noto a livello internazionale perché, come evidenzia la Fondazione dello Stato per il sistema nazionale di orchestre giovanili e infantili del Venezuela, “lavora usando la musica come strumento che rende possibile l’integrazione sociale di differenti gruppi della popolazione venezuelana, legittimando e promuovendo la musica nella società”.

Attualmente il sistema ha dato vita su tutto il territorio venezuelano a una rete comprendente 135 orchestre giovanili, 75 orchestre infantili e un altrettanto vasto complesso di cori.
















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