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Formigine: Bavutti sull’attuale congiuntura politica del Comune

Stefano Bavutti, Capogruppo della Lista Civica per Cambiare di Formigine, dopo il Consiglio Comunale di venerdì scorso, che ha visto il rigetto della mozione di sfiducia verso il presidente del consiglio da parte della maggioranza, risponde ad alcune domande sull’attuale congiuntura politica del Comune, che definisce critica e preoccupante.

Il Sindaco accusa le minoranze di non essere propositive, né progettuali o collaborative.
Rispondo con franchezza: non escludo che avremmo potuto essere più propositivi. Se però, ora lei volesse interrogare i consiglieri di maggioranza e chiedesse loro se il Sindaco li ha mai coinvolti nelle sue scelte, e questi volessero rispondere con la mia stessa franchezza, le risponderebbero che non è mai accaduto. Ed io le aggiungo che in verità proprio la mancanza di ascolto del Sindaco ha contribuito all’originarsi dell’attuale crisi e che tale atteggiamento non ci ha certo spronato ad essere come Richeldi ci avrebbe voluto. Insomma ha raccolto ciò che ha seminato.

Il concetto è chiaro. E delle ultime vicende dell’Amministrazione cosa mi dice? Per quanto abbiate tentato di sfiduciare prima l’assessore all’ambiente e poi il presidente del consiglio mi pare che la Giunta abbia tenuto.
Si tratta in realtà di due episodi molto diversi. L’idea era, nel primo caso, quella di rimuovere chi aveva provocato numerosi problemi ai cittadini, soprattutto con la raccolta sperimentale del porta a porta. Nel secondo caso, in accordo con alcuni consiglieri di maggioranza, si è cercato di tutelare l’attività del Consiglio Comunale, visto che il presidente del consiglio non garantiva la necessaria imparzialità ed era contravvenuto al rispetto del regolamento comunale. E, a conti fatti, per quanto l’amministrazione non sia caduta, la maggioranza ha mostrato grande fragilità e incapacità di tenuta, tanto che per la situazione che si è creata c’è da essere molto preoccupati.

Bè, non sia ipocrita, forse chi si deve preoccupare è la maggioranza, non crede?
Sì, la maggioranza, i cittadini ed anche chi ha a cuore il bene del Comune. Perché è evidente che la crisi della maggioranza non è assolutamente risolta. A un anno dal suo inizio, e dopo un anno di paralisi amministrativa, la situazione è ancora di stallo. E questo non può durare. Prima o dopo gli equilibri salteranno e allora sarà troppo tardi. Il Comune sarà commissariato e la responsabilità sarà tutta del Centro-sinistra e della sua insana caparbietà. Di ciò pagheremo tutti le spese.

Se lei fosse al posto di Richeldi, cosa farebbe?
Mi dimetterei immediatamente per permettere al Comune di andare ad elezioni anticipate. Questa è l’unica possibilità per evitare al Comune due anni di commissariamento. Ma Richeldi, non lo farà.
















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