sabato, 20 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeCronacaBimbo rapito: cresce l'angoscia





Bimbo rapito: cresce l’angoscia

“Mia moglie e io eravamo abituati a
somministrare il Tegretol a Tommaso tramite una siringa priva di ago, che il bambino chiamava ‘mommo’”, fate anche voi così per tranquillizzarlo”. Si chiude con questo straziante appello del padre del piccolo Tommaso rapito giovedì sera, la terza giornata d’indagini, che continunano nel più stretto riserbo, sul rapimento del bimbo di 17 mesi malato di epilessia.

Si è rivelata una falsa pista quella del furgoncino bianco ritrovato vicino al cascinale degli Onofri: è stato rubato ma non si tratta del mezzo su cui sono fuggiti i rapitori. Non perde invece l’ottimismo l’avvocato di famiglia Claudia Pezzoni, che ribadendo l’assoluta fiducia nella capacità investigative della direzione distrettuale antimafia di Bologna ha confermato che le indagini procedono con piccoli ma costanti passi in avanti.

Non trova invece conferme ufficiali la notizia che un collaboratore di giustizia avrebbe fornito elementi interessanti su un possibile movente legato all’attività lavorativa del padre di Tommaso. Intanto Claudio Borghi, amico di famiglia degli Onofri, ha fondato il ‘Comitato per liberare Tommaso’ che risponde al numero 347-8236258 e all’indirizzo di posta elettronica tommasolibero@libero.it (30mila le email già pervenute).
















Ultime notizie