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Carpi: bilancio di previsione 2006, manovra da 84 milioni

Un documento di programmazione economico-finanziaria che complessivamente arriva a circa 57 milioni di euro (-4% sul 2005) con un Piano degli Investimenti che prevede interventi per circa 27 milioni nel 2006 e 76 in complesso nel prossimo triennio.

Sono questi i dati principali contenuti nel Bilancio preventivo 2006 e nel Piano degli investimenti 2006-2008 del Comune di Carpi, presentati questa mattina dalla Giunta guidata dal Sindaco Enrico Campedelli e che saranno portati all’esame del Consiglio comunale nelle prossime settimane.
“Salvaguardare la qualità sociale della città con particolare riferimento alle risorse destinate al sociale (9,5 milioni di euro) e all’istruzione, asili nidi e scuole materne (12,8 milioni) risulta strategico per non arretrare ulteriormente in un contesto già così debole. Ma occorre dare risposte – spiega l’assessore al Bilancio Alberto Allegretti – a questa situazione critica anche con risorse mirate per incentivare la formazione, la ricerca e innovazione, le infrastrutture, per creare cioè i presupposti necessari alla valorizzazione del territorio rispondendo alle esigenze economiche di stabilità e di benessere dei cittadini. Purtroppo la manovra finanziaria del Governo limita notevolmente le autonomie locali e costringe a politiche di taglio indiscriminato piuttosto che ad azioni di sviluppo. Oltre che aprire un pericoloso conflitto tra livelli istituzionali che al contrario dovrebbero collaborare per definire interventi”.

Dal punto di vista della composizione delle entrate correnti per l’Imposta comunale sugli immobili si prevede di incassare l’anno prossimo cifre simili a quelle del 2005, 19 milioni di euro. L’Ici è comunque rimasta invariata rispetto all’anno passato (al 4.8 per mille l’aliquota sulla prima casa, una delle più basse della provincia) così come l’addizionale Irpef. Resta la possibilità di agevolazioni per chi affitta immobili all’Agenzia Casa o con l’affitto concordato. La tariffa per la raccolta dei rifiuti solidi urbani nel 2006 aumenterà invece mediamente del 2.3 %, in linea con gli aumenti previsti dai centri vicini e in ragione delle nuove isole ecologiche e della sperimentazione della raccolta ‘porta a porta’ che verrà avviata nel corso dell’anno. Le rette, le tariffe e la Cosap verranno infine aumentate del 2%, così come l’imposta di pubblicità, del 6,3%. I trasferimenti ammontano al 5.3% delle entrate previste.

Dal punto di vista della spesa corrente invece nel raffronto tra il Bilancio 2005 e il documento di previsione 2006 si nota la scelta di salvaguardare le spese per istruzione, sociale, sicurezza, ambiente. In particolare i posti negli asili nido cittadini entro l’anno 2006-2007 diventeranno 24 in più rispetto allo scorso anno mentre già dal 2005 è stata convenzionata una sezione di scuola materna in più. Le risorse per le Politiche sociali (è stato quest’anno avviato il Piano di zona e presto aprirà lo Sportello sociale in via Trento Trieste) tra il 2004 e il 2006 aumenteranno di 800 mila euro. Più penalizzati a causa dei maggiori vincoli posti a livello centrale settori come la Cultura, le Politiche economiche, la Comunicazione, le spese istituzionali e in genere gli incarichi di consulenza (che comunque al 15 dicembre rappresentavano appena lo 0.27% della spesa corrente). Durante il 2006 verranno poi estinti anticipatamente tre milioni di mutui della Cassa Depositi e Prestiti, per abbassare così il costo dell’indebitamento. Circa 700 i dipendenti dell’amministrazione comunale, a tempo determinato e indeterminato.

Nel 2006 è prevista poi la costituzione dell’Unione dei Comuni con Campogalliano, Novi e Soliera, che dall’amministrazione comunale viene vista come uno strumento importante per continuare a fare sempre di più e meglio, sfruttando le sinergie di una gestione integrata e coordinata con i comuni limitrofi per una maggiore efficienza ed economicità dell’azione amministrativa. Tra luglio e settembre il Corpo di Polizia Municipale e il Settore Pubblica Istruzione saranno i primi a sperimentare la nuova forma di gestione. Proprio grazie alla costituzione dell’Unione il Bilancio 2006 rientrerà nei limiti fissati dal Patto di Stabilità.

“Nonostante gli impedimenti della Finanziaria la manovra del Comune di Carpi – conclude Allegretti – non incrementa la pressione fiscale, consolida la spesa sociale e per le famiglie e crea le condizioni, attraverso il Piano degli Investimenti, per sostenere il sistema economico locale”.
















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