Emilia R.: tumori colo-retto, 61mila screening

A otto mesi dal suo avvio in tutto il territorio regionale, il programma di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto ha gia’ dato in Emilia Romagna i primi buoni risultati: sono state oltre 200mila le persone invitate ad eseguire il test di screening. Di queste, 61.173 (il 38,6%) – 27.241 uomini e 33.932 donne – hanno gia’ risposto all’invito ed eseguito il test di screening.

Per il 6% di coloro che hanno effettuato il test (7,4% dei maschi e 4,9% delle femmine) si e’ reso necessario l’approfondimento diagnostico attraverso la colonscopia.

“Lo screening si e’ dimostrato efficace – ha commentato l’Assessore alle Politiche per la Salute Giovanni Bissoni – ma e’ necessario aumentare le adesioni all’invito ad eseguire il test. Il nostro obiettivo e’ arrivare almeno al 50% della popolazione interessata dal programma” I tumori maligni identificati sono stati 123 (65 negli uomini e 58 nelle donne).


Tra quelli con diagnosi completa (per gli altri e’ ancora in corso l’iter diagnostico), il 62% e’ risultato ad uno stadio precoce.

I dati disponibili delle serie storiche dei tumori colorettali nella popolazione di 50-69 anni nella nostra regione, in epoca pre-screening, mostrano che solo il 22% dei tumori invasivi era diagnosticato in uno stadio precoce.


Inoltre l’approfondimento tramite colonscopia ha accertato la presenza di lesioni benigne del colon retto (polipi), in 930 persone. Poiche’ si stima che, se non curate, il 25% di queste lesioni possono progredire verso forme maligne, si puo’ dire che il programma di screening ha permesso di prevenire la formazione di 232 tumori del colon-retto che, in assenza di intervento, si sarebbero manifestati clinicamente negli anni successivi.