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Contro le esondazioni, pulizia di argini ed alvei

Approfittando del momento particolarmente favorevole in cui si registra scarsità d’acqua, ed accogliendo anche le sollecitazioni giunte da una Mozione urgente approvata dal Consiglio comunale, il Settore Ambiente del Comune di Modena, ha intensificato gli interventi già avviati nelle ultime settimane per la pulizia e la bonifica degli alvei e delle sponde delle aste fluviali.

Tali interventi riguardano anche e soprattutto canali di competenza regionale (Servizio Tecnico Bacini Panaro e destra Secchia/Regione Emilia Romagna e AIPO).

I cantieri più significativi di competenza regionale su cui il Comune sta intervenendo riguardano in particolare:
1. il Cavo Argine (nel tratto compreso tra via Munarola e via Dotta): risagomatura della sponda sinistra mediante pali infissi nel terreno);
2. il Cavo Torricella (nel tratto compreso tra via Munarola e l’immissione nel Cavo Argine): spurgo e risagomatura;
3. il Cavo Panarola (tra Villavara e l’immissione nel Cavo Minutara): spurgo e risagomatura;
4. il Cavo Levatta (nel tratto a monte della linea T.A.V. fino all’altezza dell’azienda Conte Grandi): spurgo e risagomatura;
5. i Cavo Argine, Cavo Panarola e Cavo Minutara: sfalcio.
In tutti gli altri canali il cui sviluppo è di circa km. 250 sono in corso interventi di manutenzione consistenti principalmente in sfalci.

L’Amministrazione comunale sta inoltre intervenendo sul Canalazzo di Freto (risagomatura e spurgo a valle delle arginature del fiume Secchia, nella zona di Ponte Alto, tratto di competenza “AIPO”) mentre a monte, nel tratto intercluso tra Via Barchetta e la tangenziale è in fase di “sistemazione” un’area inedificata di circa mq. 7.250 di proprietà comunale confinante con la tangenziale e il Canalazzo di Freto che in caso di piene eccezionali può essere esondata, fungendo pertanto da “bacino di laminazione” naturale.
Nel Cavo Carrobbio, frazione Tre Olmi sono in corso lavori di risagomatura e spurgo e infissione di palafitte nel tratto a valle delle arginature fino all’immissione nel fiume Secchia (tratto sempre di competenza dell’AIPO).

I tecnici comunali sono inoltre impegnati nel dialogo con i frontisti privati dei corsi d’acqua, al fine di ottenere il rispetto delle distanze delle lavorazioni agricole, il consenso per il passaggio dei mezzi operativi, la repressione delle attività non consentite perché pericolose per la stabilità dei manufatti, l’esecuzione degli sfalci e la manutenzioni minime di loro competenza e per il ripristino di manufatti idraulici privati.
I lavori vengono effettuati in parte con macchine operatrici e personale dell’amministrazione e, per quanto non direttamente eseguibile, tramite appalti con ditte esterne. L’importo dei lavori, a parte l’attività dei tecnici ed operatori comunali, ammonta a 251 mila 500 euro e verranno ultimati entro la fine del mese di novembre.
















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