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Arte: a Modena preghiere dipinte e foto di Araki

Icone, opere di giovani artisti, collezioni civiche, fotografie del giapponese Araki e di autori emergenti.
Di seguito, in sintesi, le mostre aperte a Modena il primo gennaio.

Musei civici. Il primo giorno dell’anno i Musei civici di Modena resteranno aperti dalle 16 alle 19 (ingresso 3,10 euro gratuito per chi ha meno di 18 e più di 60 anni). Si potranno dunque visitare le collezioni comunali, composte dal Museo archeologico (che conserva le più antiche testimonianze della presenza umana nel territorio modenese), le Raccolte etnologiche (con oggetti della Nuova Guinea, del Perù precolombiano, dell’America del Sud, dell’Africa e dell’Asia) e il Museo d’arte, che documenta le trasformazioni di Modena dal Medioevo all’età moderna. Preghiere dipinte.

Il Museo civico d’arte propone inoltre una mostra di ventidue icone realizzate tra il XVI e il XVII secolo. Le immagini sacre, che ritraggono per la venerazione Maria con Gesù, il Cristo e gli angeli, provengono dal Museo nazionale di Ravenna, dalla Pinacoteca nazionale di Bologna e dalla raccolta del Museo civico di Modena.

Giovani artisti. Sempre al Museo civico si possono ammirare le opere di tre giovani artisti – Davide Bertocchi, Michela Lorenzi e Cristina Mirandola – che si sono ispirati alle collezioni civiche per realizzare opere contemporanee nell’ambito dell’iniziativa “Gemine Muse”, promossa dall’associazione Gai per il Circuito giovani artisti italiani e dall’associazione Città d’arte e cultura.
Davide Bertocchi si è ispirato al Museo lapidario, Michela Lorenzi ha scelto la Sala delle armi, mentre Cristina Mirandola si è ispirata alla Sala dei tessuti Gandini. Le donne di Araki.

Il primo gennaio dalle 15 alle 18 è aperta alla Palazzina dei Giardini (corso Canalgrande) la mostra della Galleria civica “Tutte le donne del mondo. The world of Nobuyoshi Araki”.
L’esposizione propone circa 3300 immagini dell’artista giapponese, che racconta il suo paese con un linguaggio diretto, privo di retorica e di censure. Il biglietto d’ingresso è di 4 euro (ridotto 2). Gratuito per chi ha meno di 18 e più di 60 anni.

Generazioni. Il primo gennaio dalle 15 alle 18 si può visitare nella Sala Grande di Palazzo Santa Margherita (corso Canalgrande 103) la mostra “Generazioni/2: Andrea Chiesi, Giuliano Guatta, Beatrice Pasquali”.
I tre artisti rappresentano i diversi modi attraverso i quali si è sviluppata la pratica recente sulle possibilità della figurazione: algida, fortemente legata all’architettura, ai temi del luogo e dello spazio, quella di Chiesi; favolistica, ricca di umori e di ambiguità, quella di Guatta; riflessiva, concentrata sulle suggestioni emotive e formali del corpo, quella di Pasquali. Il biglietto d’ingresso è di 2 euro (ridotto 1).

Paesaggi. Il primo gennaio dalle 15 alle 18 è aperta nella Sala piccola di palazzo Santa Margherita (corso Canalgrande 103) la mostra “Paesaggi”, nata dalla collaborazione tra Galleria Civica e Giovani d’Arte del Comune di Modena. Gabriele Melloni propone 36 scatti fotografici per raccontare i dieci giorni che precedono il parto di una giovane donna, mentre Cristina Mirandola espone immagini ottenute intervenendo con varie tecniche su vecchie fotografie di famiglia. Ingresso gratuito.
















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