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Immigrazione: faccia a faccia con Giovanardi a Modena

Faccia a faccia a Modena fra gli
immigrati e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo
Giovanardi, promosso dalla Cisl.
I leader delle principali comunita’ straniere hanno ribadito
che l’ attuale legge sull’ immigrazione e’ giusta, ma e’
applicata male a causa del suo regolamento e della
disorganizzazione dello Stato italiano.

Viceversa – hanno detto
al ministro – il disegno di legge Bossi-Fini sull’immigrazione
”contrasta” con alcuni principi costituzionali e con il quadro
normativo europeo in via di definizione.
”La programmazione dei flussi deve essere triennale, basata
sulle richieste dei datori di lavoro e definita insieme alle
istituzioni locali. In questo modo e’ possibile anche
regolarizzare i molti stranieri che lavorano da tempo in nero”,
ha affermato Pietro Pifferi, copresidente dell’ Anolf, l’
associazione stranieri della Cisl. Per quanto riguarda il
rinnovo del permesso di soggiorno, la Cisl suggerisce di
delegare le pratiche ai Comuni per alleggerire l’ impegno delle
Questure: ”In ogni caso per noi la perdita del lavoro non puo’
comportare la nullita’ del permesso”.
La Cisl ha inoltre confermato la sua contrarieta’ all’
ipotesi di sopprimere il diritto di prelevare una parte dei
contributi previdenziali versati riconosciuto al lavoratore
straniero che voglia tornare definitivamente in patria.
Il ministro Giovanardi ha affermato che il governo e’ aperto
al confronto con la comunita’ di stranieri: ”Provengo da un
partito cristiano democratico e quindi considero ogni uomo un
fratello e ogni donna una sorella”, ha detto Giovanardi
spiegando che, tuttavia, il disegno di legge sull’ immigrazione
deve ottemperare a due esigenze: tenere sotto controllo la
criminalita’ e favorire l’ integrazione. ”Su 5400 persone
arrestate o denunciate a Modena lo scorso anno, 2895 erano
extracomunitari – ha sottolineato il ministro -. E’ nell’
interesse degli stessi immigrati, contro il razzismo e la
xenofobia, che ci sia una legge che reprima la delinquenza e
sostenga chi lavora regolarmente”. Giovanardi ha ribadito che
”gli italiani, le famiglie, le fabbriche, le campagne hanno
bisogno del lavoro degli immigrati” e che l’ integrazione
”deve essere vera”. Nel governo – ha ricordato – e’ stato gia’
raggiunto l’ accordo su un provvedimento che regolarizzera’ i
lavoratori stranieri impiegati come collaboratori domestici o
nell’ assistenza domiciliare. Poi si puntera’ a far emergere il
sommerso.
”Gli immigrati modenesi negli Stati Uniti sono legati alle
loro radici, ma si sentono pure americani – ha sottolineato il
ministro -. Io sogno un Paese dove gli immigrati abbiano
raggiunto un tale grado di integrazione da commuoversi davanti
alla bandiera italiana”.
















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